Tanto per iniziare, direi che qualunque cosa sia inerente alla parola “cartoleria” o “cancelleria”… mi piace! Quindi anche il Bullet Journal fa parte di ciò che entra nel mio “cerchio delle preferenze” 😍
Sicuramente saprete già cosa sia un BJ ma per chi, magari, ne ha sentito parlare soltanto superficialmente, dirò che è in generale un quaderno puntinato su cui organizzare, pianificare e ricordare quello che abbiamo fatto, che faremo, che vorremmo fare, tutto questo tramite schemi e griglie e tramite un’impostazione fissa di indici, color code ecc.. Ho sintetizzato al massimo, io che non ho il dono della sintesi, come dico sempre alla mia amica Letizia 🤗 ed anche di lei ve ne parlerò uno di questi giorni 👍☺
Dicevamo… Anche le agende, alla fine, possono servire a questo scopo ma si utilizza un altro metodo ed è per questo che non sento “mio” il bullet journal. Mi piace seguire chi li utilizza ed ammirare i vari schemi (si, perché ci sono gli schemi che potremmo definire “standard” ma anche quelli che si possono personalizzare) però mi piace troppo spaziare tra i fogli per poter rientrare in uno schema “fisso”. Nelle mie agende ho avuto sempre una fusione di entrambi i metodi perché dopo la parte del racconto delle mie giornate, inserisco una parte dove alcuni schemi mi aiutano a ricordare alcune cose come ad esempio i libri letti durante l’anno oppure i film visti, oppure le spese fisse o gli appuntamenti e gli incontri a cui devo prendere parte. Quindi quando qualcuno mi chiede se mi piace il Bullet Journal rispondo “Si, ma non lo pratico!” 🤗
Presto vi scriveró dell’agenda dei cinque anni, come promesso quando vi ho parlato dei miei acquisti nel famoso negozio di Copenhagen 📚🖌🖍📝🖇 e ricordatevi sempre di scatenare la fantasia❣